Linux su un Compaq Presario 1245

Compaq Presario 1200In queste pagine vengono esposte delle note specifiche sull’istallazione di varie distribuzioni Linux su un notebook Compaq Presario 1245, derivanti dall’esperienza personale e da documentazione reperibile in rete.

Configurazione hardware

Processore: AMD K6-2 3DNow! 333MHz     Compaq Presario 1200
Chipset: OPTi Viper Max
Memoria di sistema: 32MB, espandibili a 160 MB
Scheda Video: NeoMagic MagicGraph 128XD – 2 MB di memoria video
Scheda Audio: ESS 1869
Display: LCD 12,1′ HPA
Hard Disk: Toshiba MK-3212 3.1 GB
CD-Rom: Toshiba XM-1902 24x
Floppy: drive 1.44MB
Modem: Lucent v.90 56kbps
Porte di connessione: 1 seriale, 1 parallela, 1 VGA-out, 1 PS/2, 1 USB, 1 ingresso audio, 1 uscita audio, 1  slot PCMCIA Tipo II o III

Nota Importante: è molto probabile che l’utilizzo del cd Compaq QuickRestore distrugga la tabella delle partizioni se questa evidenziasse delle incompatibilità rispetto alla configurazione iniziale.

Distribuzioni utilizzate

Questo è stato il mio primo pc, e dopo poco tempo che era in mano mia, ho subito voluto iniziare a provare Linux affiancandolo a Windows 98; Linux poi non è più sceso dalle mie macchine.
Ho iniziato con Red Hat 6.1, di cui trovai il cd allegato ad una rivista con tanto di articolo-guida. Con il passare dei mesi, ho provato a fondo tutte le releases successive di Red Hat fino alla 8, ma anche Mandrake (dalla 7.0 alla 9.2), la promettente ma subito estinta Corel e varie Live Distro, con una particolare attenzione per Knoppix (dalla 3.1 in poi).
Quelle che ho trovato più interessanti sono state Red Hat 7.2, 7.3 e Knoppix 3.1. Per avere qualcosa di più aggiornato è necessario indirizzarsi su distribuzioni mirate all’uso su pc a basse risorse: tra queste posso suggerire Damn Small Linux che Slax.

Boot

Questo pc supporta l’avvio da cd-rom (basta selezionare da bios l’opportuna sequenza di boot), perciò accendendolo con inserito il cd di una distribuzione parte automaticamente la relativa procedura di istallazione; nel caso in cui il computer su cui state operando non supporti l’avvio da cd-rom, è possibile crearsi dei floppy di boot con le utility presenti sul cd.

X

Per configurare X-Windows le varie distribuzioni mettono a disposizione un’ampia varietà di tools, dai più “criptici” (come nel caso di Debian) sino alla completa automazione. E’ necessario però avere una conoscenza ben precisa della scheda video e del monitor. La scheda video Neomagic viene normalmente supportata, mentre il display deve essere impostato come “Generic Multisync” oppure comunque impostare una frequenza di refresh orizzontale non superiore ad 80Hz; spesso è necessario indicare la dimensione della memoria video (2 MB) e come unica possibile risoluzione 800x600x16.
Non sono stato capace di configurare X-Windows con Debian 2.2 e con Mandrake 7.1 scegliendo XFree86 4.0, mentre con Red Hat 7.x non è stato sempre possibile avviare la procedura di istallazione in modalità grafica (successivamente il sistema grafico ha funzionato correttamente).
Con nessuna delle distribuzioni recenti che ho provato ho avuto problemi. A titolo di esempio, puoi scaricare il mio file XF86Config utilizzato con Red Hat 6.2.

Scheda audio

La scheda audio è ISA, e non viene mai identificata in modo automatico (mai nessuna distribuzione è riuscita in questo). In Red Hat e Mandrake però è sufficiente accedere al tool di configurazione aprendo una finestra terminale e dando il comando

# sndconfig

Basta inserire il modello di scheda audio e i corretti valori di interrupt, dma e accesso alla memoria. A questo punto vengono eseguiti 2 test, e la configurazione audio è finita.

Modem

Dato che non uso più questo pc, questa sezione fa riferimento a versioni ormai obsolete del driver.

Il modem istallato sul pc è un soft-modem, ovvero parte delle funzioni sono implementate via software anzichè hardware. Questo costituisce un problema dal momento che molti costruttori rilasciano solo i driver per Windows 9x. In alcuni casi è comunque possibile far funzionare questi modem; il modello in questione è un Lucent LT.

A seconda delle distribuzioni risulta più facile istallare la versione 5.78e piuttosto che la più recente 6.00a. L’istallazione non presenta perticolari problemi ed è sufficente seguire le seguenti indicazioni.

Nel caso si voglia usare la versione 5.78e:

Scaricare il file contenente il driver 5.78e e scompattarlo. Posizionarsi nella cartella che contiene i files; si deve eseguire

$ ./build_module

che compila il modulo. Al termine della compilazione saranno disponibili 2 script da eseguire (da root):

# ./ltinst2

che installa il modulo e

# ./autoload

che imposta il caricamento automatico del modulo all’avvio del sistema. Eventuali disistallazioni possono essere fatte eseguendo

# ./ltuninst

Adesso il modem è accessibile come device /dev/modem o /dev/ttyLT0 o /dev/ttyS14
Nel caso si stesse utilizzando la versione 6.00a il procedimento di istallazione è pressochè identico: in più descrive ogni passaggio, rendendo l’utente “partecipe” di ciò che succede. Inoltre il modulo stesso presenta molte migliorie: nel mio caso la velocità di connessione è marcatamente più alta con questa versione che non con la prima.
Tutto il processo di installazione va eseguito con i privilegi di root, e sono richiesti il comando make e il pacchetto gcc. Per completezza, rendo disponibile anche il pacchetto contenente il modulo originale fornito da Lucent per Red Hat 6.1.

Sempre con lo stesso pacchetto è incluso uno script per realizzare un RPM che include i moduli e si occupa di istallarli nel sistema. E’ possibile scaricare qui sotto i moduli per alcune distribuzioni:

E’ necessario scegliere il pacchetto che corrisponde esattamente alla propria distribuzione e versione del kernel per evitare incompatibilità.

Links utili

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